
Di recente sono stato al Vinitaly, il salone internazionale del vino che si svolge in Italia, esattamente a Verona.
L’evento richiama ogni anno persone da tutto il mondo e, nonostante il grande afflusso, gli spazi dedicati e l’impeccabile organizzazione rendono l’esperienza alla portata di tutti, lasciando un bel ricordo della giornata.
Generalmente, ogni padiglione è dedicato a una regione d’Italia e addentrandosi fra i vari stand si ha l’opportunità di osservare delle vere e proprie chicche di design, tutto sempre incentrato sul vero e unico protagonista: il vino di qualità.
Al di là della magnifica esperienza, volevo cogliere l’occasione per rispondere ad alcune domande relative al vino, domande che spesso ricevo nel corso di una visita e che magari lasciano dei dubbi anche a te.
Il vino fa ingrassare?
Prima di rispondere sarebbe utile analizzare la composizione della bevanda. Essa è composta da acqua, etanolo e in minima parte da antiossidanti, vitamine e composti aromatici.

Prendiamo in considerazione solo le prime due, visto che le altre componenti sono presenti in quantità esigue. L’acqua è presente in quantità maggiori, ma è priva di calorie, l’etanolo invece conferisce energia, per essere precisi 7kcal/g.
Ho parlato della densità calorica in un altro post presente sul blog: “Come dimagrire basandosi sul tempo”. Dagli un’occhiata!
L’etanolo non è considerato un macronutriente, ma apporta comunque energie. Solo per darti qualche esempio, carboidrati e proteine apportano 4 kcal/g, mentre i grassi 9kcal/g. Numeri a parte, tali indicazioni servono per farti capire che l’alcol fornisce calorie, che se non utilizzate portano ad ingrassare.
Quindi qual è la risposta alla domanda iniziale?
Il vino fa ingrassare se le quantità consumate contribuiscono al superamento del fabbisogno quotidiano di calorie.
La domanda successiva immagino sia…
Quanto vino si può bere al giorno?
Per rispondere è doveroso fare qualche precisazione.
Sulle etichette di qualsiasi bevanda alcolica è riportato il contenuto di alcol espresso in gradi (es. 14,5% vol), cioè in volume su 100ml. Per ottenere i grammi di alcol in 100ml bisogna moltiplicare il grado alcolico per 0,8 g/ml (numero corrispondente alla densità dell’alcol etilico o etanolo).
Se ad esempio vuoi calcolare quante calorie di alcol sono presenti in 125ml (un bicchiere) di vino a 12 gradi (12%) puoi fare questi calcoli.
Grammi di alcol= (125ml x 12 x 0,8 g/ml)/100 = 12g
kcal di alcol= 12g x 7kcal/g = 84kcal
L’apporto calcolato non tiene conto di eventuali calorie apportate da altri componenti, per esempio lo zucchero. Inoltre i calcoli sono validi anche per le altre bevande alcoliche.
Ad ogni modo, senza scomodarti con i numeri, puoi vedere le calorie direttamente in etichetta.

Il valore di 12g di alcol non è preso a caso. Esso corrisponde alla cosiddetta unità alcolica (U.A.). L’U.A. è utile per capire le quantità giornaliere assunte qualora consumassi diverse bibite alcoliche (vino, birra, ecc.).
La dose quotidiana di alcol che una persona in buona salute può concedersi senza incorrere in gravi danni non può essere stabilita da rigide norme, poiché le variabili individuali sono davvero tante: quella che è considerata una dose moderata per un individuo può essere eccessiva per un altro.
Le linee guida italiane indicano un consumo moderato entro il limite di 2-3 U.A. al giorno (pari a circa 2-3 bicchieri di vino) per l’uomo e di 1-2 U.A. per la donna. Tale quantità, da assumersi durante i pasti, deve essere intesa come limite massimo oltre il quale gli effetti negativi cominciano a prevalere su quelli positivi.
Il mio consiglio, qualora dovessi fare attenzione alle calorie, è di non superare il bicchiere di vino al giorno (sia per l’uomo che per la donna). Un consumo superiore potrebbe aumentare gli introiti calorici.
E’ meglio bere il vino rosso o quello bianco?
La risposta è complessa e navigando su internet ho trovato le opinioni più disparate.
Ti dirò la mia!

Per cominciare chiariamo due questioni. La prima riguarda i benefici derivanti dal consumo di vino e la seconda la differenza tra bianco e rosso.
Molti studi (puoi trovarli su PubMed) associano un consumo adeguato di vino a diversi aspetti preventivi riguardo l’invecchiamento, l’infiammazione e soprattutto le patologie cardiovascolari. Addirittura, molti medici raccomandano il consumo della bevanda a causa dei dimostrati effetti cardioprotettivi.
In relazione a questo ultimo punto posso dirti che non è stata dimostrata alcuna differenza tra vino rosso e bianco, anche perché non è ancora chiaro se gli effetti preventivi derivino dalla presenza di alcol (presente in entrambe le tipologie) o di antiossidanti (di cui è più ricco il vino rosso).
Le differenze tra vino bianco e rosso sono molteplici e contrariamente a quanto si pensa non riguardano la tipologia di uva, bensì il processo di produzione. La differenza principale riguarda la spremitura dell’uva: nel vino bianco avviene senza la buccia, mentre accade il contrario nel vino rosso. Per questo il vino rosso è molto più ricco di polifenoli.
Secondo il mio modesto parere, il vino racchiude sfumature che vanno oltre al colore.
Penso che per ottenere il meglio da questa bevanda bisogna prima di tutto sorseggiare un vino di qualità, in secondo luogo è essenziale non andare oltre alle quantità consigliate e infine bisogna assaporarlo in un ambiente piacevole e con le persone giuste.
Ciao
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