
Chi almeno una volta nella vita non ha sofferto di stitichezza?
Il disturbo può derivare da molteplici cause: fisiologiche, comportamentali o psicologiche. E’ una condizione estremamente fastidiosa e la domanda è: puoi risolverla con rimedi naturali?
Nel caso in cui la stitichezza abbia cause comportamentali o ambientali: sì. Al contrario, se essa dipende da cause fisiologiche o patologiche, le indicazioni spiegate potranno essere d’aiuto, ma probabilmente saranno necessari anche altri trattamenti specifici.
Nell’articolo di oggi vedrai 11 rimedi naturali per aiutarti nella risoluzione, prima di cominciare però, meglio togliersi qualche dubbio.
Le domande amletiche sulla stitichezza
Attento a non incappare nel solito errore!
La stitichezza non riguarda tanto la frequenza delle evacuazioni, quanto la difficoltà a intraprendere queste ultime.
Potresti andare al bagno tre volte a settimana e non presentare il disturbo, mentre potresti averlo se ci vai una volta al giorno ma con estrema difficoltà.
Perché tante persone ne soffrono?
Perché i ritmi di vita sono frenetici e non si fa più molta attenzione a ciò che si mangia. In poche parole, si mangia perché si deve e non perché fa bene. Come al solito, i responsabili principali sono i ritmi e gli stili di vita scorretti.
Perché sono soprattutto le donne a soffrirne?
Il motivo principale è ormonale: il progesterone nelle donne tende a rallentare la motilità intestinale.
Esistono degli alimenti risolutivi?
No, ma esistono alcuni cibi e determinati comportamenti che possono fare la differenza. Vediamoli subito!
Mi scuso in anticipo, nelle prossime righe scriverò spesso di un argomento poco raffinato: la cacca.
Sfruttare l’acqua
L’acqua potrebbe essere il tuo migliore alleato, anche più delle fibre, devi solo consumarla nel modo giusto.

Per scorrere bene all’interno dell’intestino, le feci devono avere un buon volume ed essere adeguatamente idratate. Il ruolo dell’acqua è quindi fondamentale, perché le feci possono essere ben idratate solamente se chi le produce è ben idratato.
Come ti ho già accennato in altri post, l’organismo tende sempre a mantenere la sua condizione di omeostasi (equilibrio), anche per l’acqua è così.
Se non bevi abbastanza, in qualche modo il corpo correrà ai ripari e cercherà di recuperare più acqua possibile. Uno dei posti dove effettua l’operazione di recupero è proprio l’intestino. In pratica disidrata le feci per idratare te. La tua condizione migliora, al contrario la tua stipsi peggiora.
Quindi, cosa fare?
Seguire questi semplici tips:
- Se ti accorgi di non bere a sufficienza, aumenta le quote d’acqua giornaliera.
- Ogni momento è buono per bere, tuttavia esiste un momento della giornata particolarmente proficuo: la mattina. Un bel bicchiere d’acqua al mattino appena alzati aiuta a recuperare tutta l’acqua perduta durante la notte.
- Il corpo gestisce meglio piccoli volumi d’acqua, perciò il mio consiglio è quello di bere più volte durante la giornata e piccole quantità piuttosto che farlo poche volte in modo massivo.
- Le bevande zuccherate hanno un basso potere idratante a causa della concentrazione di zuccheri, quindi l’acqua sempre al primo posto.
- L’idratazione non avviene solo tramite l’acqua, alcune categorie di alimenti sono più ricche d’acqua, mi riferisco a frutta, verdure, cereali, legumi e formaggi freschi.
A proposito di alimenti, la fibra è un’altra componente da considerare, vediamo come.
Vuoi qualche altra info sull’argomento? Nessun problema, troverai ciò che cerchi nel post: “Come combattere la disidratazione”.
Quantità di fibra
La fibra combatte la stitichezza. Al ché dirai: Grazie tante, bella scoperta!
Non preoccuparti, ho intenzione di aggiungere qualcosa e di fornirti altri tips per sfruttare al meglio le sue proprietà. Spesso nel blog ho parlato di fibre solubili e insolubili.

Le fibre solubili tendono ad assorbire alcuni nutrienti, ciò è positivo perché riducono le calorie introdotte e le quantità di colesterolo.
Le fibre insolubili aumentano il volume fecale perché richiamano acqua nell’intestino, portando a uno svuotamento intestinale più rapido.
Per la tua salute e quella intestinale è necessario introdurre entrambe le tipologie.
Dove si trovano?
Le prime si trovano soprattutto nei legumi (lenticchie, fagioli, ceci, ecc.), nella frutta (in particolare kiwi, prugne, pesche, mele, pere, ecc.), in alcune verdure e ortaggi (come patate, carote, cipolla, asparagi, carciofi, ecc.).
Le seconde invece, sono maggiormente presenti nei cereali integrali (farro, frumento, ecc.), nella frutta secca (mandorle, noci, nocciole, ecc.) e nelle verdure a foglia verde (spinaci, cicoria, bietola, ecc.).
Gli alimenti indicati contengono entrambe le tipologie di fibra, la differenza sta nella preponderanza dell’una o dell’altra.

Quanta fibra al giorno consumare? Lo vediamo nei tips.
- I LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) raccomandano di consumare almeno 25 g/die di fibra alimentare, il mio consiglio è di arrivare a 30g/die e di non superare i 35g/die.
- Consuma alimenti ricchi di fibre solubili e insolubili. Entrambe contribuiranno alla salute intestinale e a regolarizzare l’alvo.
Fammi sapere nei commenti se ti piacerebbe scrivessi qualcosa su programmi di calcolo di nutrienti e calorie.
Take your time
Il tempo è una moneta preziosa e da proteggere. Se non hai tempo per respirare figurati se riesci ad avere tempo per andare al bagno.
Stiamo parlando di un bisogno, perciò c’è poco da fare: devi appagarlo.
Non importa quante mansioni hai da svolgere durante la giornata, devi pretendere dei brevi momenti di tranquillità assoluta. Ne va della tua salute.
Ecco i tips per facilitare la cosa:
- Trova un momento della giornata in cui regna la tranquillità. Una volta identificato dagli forza e rendilo una costante. Il corpo ha dei ritmi ed è abitudinario: è più facile affrontare la stitichezza se il corpo individua un’oasi di serenità, perciò prendi il tuo momento alla solita ora. A quel punto, siediti sulla tazza e fai il tuo lavoro.
- In genere è più facile dopo i pasti. Andare al bagno dopo i pasti è più semplice, perché la dilatazione dello stomaco stimola dei riflessi (come il riflesso gastro-colico) attivanti i meccanismi di evacuazione.
- Anche l’attività fisica aiuta. Le motivazioni non sono chiare, ma il movimento e soprattutto le attività aerobiche hanno dei risvolti positivi contro la stitichezza.
- La posizione più naturale per fare la cacca non è quella classica seduti sul water. L’ideale sarebbe quella di squat, come la signorina nella foto. Per mimare la posizione di squat puoi sederti sulla tazza ponendo un rialzo di 15-25cm sotto i piedi. La defecazione sarà più semplice, perché i muscoli attorno al retto si distenderanno.

La fretta è cattiva consigliera soprattutto quando si tratta di cacca.
Scegli un momento della giornata in cui sei solo, tranquillo e hai tutto il tempo del mondo. Rilassati, prendi un giornale, ascolta della musica, però cerca di non fare tutto questo sulla tazza.
Il tuo obiettivo è risolvere la stitichezza, ma allo stesso tempo credo tu voglia evitare l’insorgere di emorroidi.
Tiriamo le somme
Nella maggior parte dei casi la stitichezza è superabile tramite queste semplici indicazioni. Altre volte, in funzione delle cause è necessario un consulto medico specifico.
La sindrome dell’intestino irritabile può essere responsabile di questa problematica, puoi trovare chiarimenti in: “Colon irritabile: 6 cibi da evitare”.
Per concludere, l’applicazione di questi rimedi naturali porterà miglioramenti che arriveranno col tempo. Il corpo ha i suoi tempi e ci metterà un po’ per adattarsi.
Ti è piaciuto il post e credi possa essere utile a risolvere la stitichezza? Condividilo! Potrebbe essere una risorsa anche per altre persone.
Ciao
Ciao sono Michela io ho un bambino di quasi 7 anni e ha un problema di intestino la mia domanda è : questi consigli possono valere anche per lui?
Ciao Michela! Se come mi hai scritto, tuo figlio ha dei problemi all’intestino, le indicazioni potrebbero non bastare. Il medico in questo caso, potrebbe essere fondamentale per trovare dei trattamenti più specifici.