
Mangiare la frutta fa bene, questa è una verità ormai provata scientificamente. C’è ancora molta confusione sul quando. Facciamo chiarezza!
Mangiare frutta durante i pasti aiuta a:
- Concludere il pasto, ciò dipende dalle fibre e dalle elevate quantità d’acqua presenti nell’alimento. Insieme queste componenti contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà.
- Abbassare l’impatto glicemico di un pasto abbondante, perché la fibra presente nella frutta rallenta l’assorbimento di zuccheri.
- Aumentare l’assorbimento di ferro, grazie alla vitamina C presente nella frutta fresca. Kiwi, fragole, arance, ananas e ribes sono tra gli alimenti più ricchi di questa vitamina.
- Diminuire l’assimilazione di alcuni nutrienti, questa caratteristica si rivela particolarmente utile nel caso di diete per dimagrire e per il miglioramento dei livelli di colesterolo.
- Digerire meglio pasti proteici: è il caso di alcuni frutti come l’ananas o le arance, i cui enzimi contenuti nella polpa sono responsabili di questi effetti.
A questo punto sembrerebbe non esserci più motivo per mangiare frutta lontano dal pasto. In realtà, mangiare frutta come spuntino produce altri vantaggi:
- Assimilare maggiori quantità di vitamine e minerali dall’alimento, perché la digestione si concentra solo sulle sue componenti.
- Sostituire il classico snack con una porzione di frutta aiuta a ridurre le calorie giornaliere. Tutta la frutta (compresa la banana) ha una bassa densità energetica, perciò rappresenta un’ottima merenda.
FODMAP: gli zuccheri che fermentano
Sembrerebbero vantaggiose entrambe le opzioni.

Per persone in buona salute è così, tuttavia esistono alcune categorie di persone che possono manifestare fastidi intestinali (come gonfiore, sensazione di riempimento e gas) consumando la frutta, mi riferisco a chi soffre di: IBS (sindrome del colon irritabile) o colite ulcerosa.
Le componenti della frutta responsabili di questi fastidi sono i FODMAP (Fermentable, Oligo-, Di-, Mono-saccharides And Polyols), ossia una tipologia di zuccheri che possono fermentare nell’intestino.
Il tenore di FODMAP nella frutta è variabile. Se vuoi saperne di più ho scritto un post sull’argomento: “Dieta LOW FODMAP: tutto quello che devi sapere”.
I fastidi possono manifestarsi con maggiore probabilità mangiando frutta durante un pasto: ciò non dipende solo dai FODMAP, ma anche dallo stress digestivo derivante dalla gestione di maggiori quantità di cibo.
Morale della favola…
Se sei una persona in buona salute ogni momento è buono per mangiare la frutta, esistono vantaggi relativi al consumo durante o fuori i pasti.
Nel caso facessi parte di una delle categorie di persone citate in precedenza puoi:
- consumare la frutta lontano dai pasti;
- mangiare frutti contenenti bassi quantitativi di FODMAP.
Tu, quando mangi la frutta? Fammi sapere la tua nei commenti.
Ciao
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