Esistono diverse strategie alimentari, alcune si basano su fondamenti scientifici, mentre altre no. E’ importante capire quali hanno credibilità scientifica per poi passare alla seconda fase: verificare se fanno al caso tuo.
Per quanto riguarda la validità della strategia nutrizionale ideata da Harvard, non ci sono dubbi, ma non è detto che sia adatta ai tuoi obiettivi e al tuo stile di vita.
Qui di seguito ti scrivo in quale situazione si rivela utile il piano di Harvard. Non mi soffermerò sulle specifiche. Quelle le trovi nei link a piè di pagina o nell’infografica più avanti nel post.
Piatto bilanciato e salutare
La strategia è molto semplice e si basa sulla divisione di un singolo piatto in diverse parti, ciascuna delle quali ospita diverse categorie alimentari.
Il piatto è composto per tre quarti di alimenti di origine vegetale, che può trasformarsi nella totalità, utilizzando proteine di origine vegetale, per cui il sistema è adatto anche ai vegetariani o ai vegani.
La porzione più abbondante riguarda quella degli ortaggi (o verdure) e in questo caso sono comprese tutte le tipologie eccetto le patate, che possono essere considerate appartenenti alla fetta marrone, quindi un alimento amidaceo (anche se non si tratta di cereali integrali).
La frutta fresca occupa la parte più piccola del piatto, mentre sono equamente ripartite la porzione dei i cereali integrali e delle proteine salutari.
Come puoi osservare dalla figura, i grassi utilizzabili per condire sono quelli più salutari ad esempio l’olio d’oliva, ed è consigliato anche bere acqua durante il pasto: un bicchiere infatti risulta utile per digerire.
Quando usare la strategia
Il sistema di Harvard è comodo per chi è costretto a mangiare fuori casa e deve portarsi il pasto. La divisione del piatto permette abilmente di comporre un pranzo o una cena contenente tutto ciò di cui hai bisogno.
La strategia è molto utile anche per le persone che vogliono dimagrire evitando l’onere di pesare gli alimenti.
Infatti, a meno che tu non abbia piatti del diametro di cinquanta centimetri, i pasti rappresentati saranno certamente ipocalorici.
Le componenti su cui dovrai porre maggiore attenzione per evitare di eccedere con le calorie sono:
- i condimenti (leggi il post sull’olio d’oliva);
- la frutta secca (utilizzata come fonte proteica).
Entrambi infatti sono alimenti densamente calorici e consumati in maniera esagerata, caricherebbero eccessivamente il piatto di calorie.
Inoltre secondo la ripartizione proposta da Harvard, il pasto è bilanciato, caratteristica fondamentale nei regimi dimagranti per evitare carenze nutrizionali.
Ovviamente le istruzioni fornite riguardano persone in salute. Chi avesse esigenze specifiche farebbe meglio a consultare un professionista del settore.
Concludo rispondendo a una domanda: è un sistema utilizzabile per gli sportivi?
Gli sportivi rientrano in quella fascia di persone con esigenze specifiche, tuttavia essendo un sistema bilanciato, potrebbe adattarsi anche a loro.
L’importante è prestare attenzione alle quantità e ai fabbisogni proteici, perché saranno sicuramente superiori e andranno adattati.
Pensi possa tornarti utile la strategia di Harvard?
Fammelo sapere nei commenti.
Ciao
Le informazioni del presente post sono il frutto di personali riflessioni relative alle linee guida create in materia di nutrizione dalla School of Public Health di Harvard. Trovi i dettagli al seguente link: https://www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/healthy-eating-plate/
Ok, le patate non le possiamo considerare come verdure, però dal grafico non vengono menzionate neanche nella parte che parla dei cereali. Possiamo inserirle tranquillamente in un ‘piatto completo’ ?
Sì, le patate possono far parte del piatto completo. Non fanno parte della categoria dei cereali integrali, ma sono un alimento amidaceo utilizzabile. Rispetto ai cereali integrali contengono meno fibre, però la quota di fibre del piatto è tirata su dalle altre verdure. In questo modo, anche l’impatto glicemico è mitigato.
Le patate sono un alimento valido se rimangono un opzione e sono parte di un programma variato. In pratica, sono utili se usate una volta ogni tanto.