
La pasta integrale è un prodotto che ormai da diverso tempo è entrato nella vita delle persone, ma è davvero così salutare?
Il post di oggi punta a rispondere a questa domanda e a chiarire anche altre verità relative a questo prodotto. Prima di tutto però, vediamo quali sono le principali differenze tra la pasta comune e la pasta integrale.
Trova le differenze
La pasta comune è prodotta con farina di grano duro. Tale prodotto può essere secco o fresco, nelle prossime righe mi riferirò esclusivamente a quello secco. Giusto per essere precisi, la pasta fresca rispetto a quella secca differisce, perché contiene quantità superiori d’acqua e talvolta l’impasto contiene uova e grano tenero.
Tornando a noi e alla nostra pasta secca, questa segue diversi passaggi prima di essere pronta e venduta. La farina di grano duro proviene dalla parte interna del cereale che viene setacciata e macinata più volte. La ripetizione del processo tende a impoverire il prodotto riducendo la presenza di proteine, vitamine e minerali.
La pasta integrale è sottoposta agli stessi processi, ma la setacciatura e macinatura avviene una sola volta. La farina è meno raffinata, quindi il prodotto conserva meglio le proprietà originali del cereale e ha un contenuto di fibre superiori.
Vista così la questione dovrebbe essere già chiusa con una vittoria schiacciante della pasta integrale rispetto alla cugina comune. Tuttavia la questione è più complessa. Vediamo perché!
Tutto è complicato; se non fosse così la vita e la poesia e tutto il resto sarebbero una noia. Wallace Stevens
Quanto è migliore la pasta integrale?
Non è mica una partita di calcio, in cui l’importante è vincere. In effetti Pierre De Coubertin non aveva detto proprio questo.
Bisogna capire se le differenze quantitative tra un prodotto e l’altro sono significative o trascurabili. Perché? Per capire se vale la pena comprare un tipo di pasta rispetto all’altro, oppure semplicemente puoi basare la tua scelta su gusto e convenienza.
Ti ricordo infatti che nella maggior parte dei casi i prodotti integrali costano di più rispetto agli omologhi raffinati. Il gusto invece è abbastanza soggettivo.
Prima di esaminare le differenze da un punto di vista quantitativo, ti faccio presente anche un’altra questione che non è di poco conto.
Molte delle aziende produttrici di pasta integrale non usano il metodo citato prima, ossia macinando la pasta solo una volta, ma utilizzano l’impasto per la pasta comune (quello raffinato) e aggiungono della crusca.
Il prodotto finale è comunque integrale, ma è dimostrato che le proprietà salutari sono leggermente inferiori rispetto a quelle dell’alimento lavorato in modo “originale”. Ciò vuol dire che la fibra esplica molto di più i suoi effetti benefici se naturalmente presente nel prodotto, piuttosto che se aggiunta in seguito.
Ti sta piacendo il post? Ti consiglio di leggere anche: “Dieta LOW FODMAP: tutto quello che devi sapere”
Calorie e impatto glicemico
A parità di peso, la pasta integrale ha qualche caloria in meno rispetto a quella comune. Si stima che per 100g in media la pasta integrale contenga 320kcal, mentre quella comune circa 350kcal. La differenza non giustifica appellativi di pasta dimagrante e la tua linea non sarà al sicuro se consumi 300g di pasta, anche se integrale.
L’indice glicemico della pasta integrale è inferiore, ma il carico glicemico è sovrapponibile. Quindi, anche da questo punto di vista non ci sono grandi differenze. Se proprio vuoi ridurre l’influenza degli zuccheri della pasta sulla tua glicemia, è meglio accompagnarla con dei contorni poco densamente calorici e ricchi di fibre, oppure puoi utilizzare delle verdure per condirla.
Le fibre che contengono questi alimenti ridurranno l’assorbimento degli zuccheri e renderanno il pasto più leggero.
Un altro consiglio per rendere gli zuccheri meno biodisponibili è quello di lasciare la pasta leggermente al dente. Ecco, questi due accorgimenti credo siano molto più utili, rispetto a quello di preferire la pasta integrale.
Fibre, Vitamine e minerali
Integrale è sinonimo di fibre, è vero anche in questo caso, peccato che le differenze quantitative siano spesso esigue.
I cibi più ricchi di fibre dai quali puoi attingere sono frutta (fresca o secca), verdura e legumi. Se assumi adeguate quantità di queste categorie alimentari non avrai alcun bisogno di porre attenzione sulla tipologia di pasta.
Lo stesso discorso può essere replicato per le vitamine e i minerali. Infatti, anche se le vitamine della pasta integrale sono presenti in quantità superiori, la maggior parte di esse (soprattutto quelle idrosolubili) vengono degradate o perse durante la cottura dell’alimento.
I minerali invece, pur essendo di più nella pasta integrale, sono in parte chelati (intrappolati) nella fibra.
Lo so! Da come era partito il post sembrava un elogio alla pasta integrale. La mia opinione è che esistono delle differenze, ma sul piatto della bilancia non sono influenti.
Io sinceramente baso la mia scelta variando di tanto in tanto la tipologia di pasta, spazio dall’uno all’altro tipo a seconda della voglia del momento. In fondo, uno dei principi della buona alimentazione è la varietà.
Ciao e al prossimo post
Lascia un commento