
Sindrome dell’intestino irritabile, colon irritabile o IBS, puoi chiamarla come vuoi, non cambia il fatto che questa condizione è estremamente fastidiosa e limitante, quindi perché non sfruttare gli aiuti forniti dall’alimentazione?
Tale sindrome è un disordine della funzione intestinale caratterizzata da dolore addominale in relazione a cambiamenti dell’alvo (o in senso stitico o in senso diarroico) e con segni di alterata defecazione e meteorismo (parola di wikipedia).
Essa si presenta quando peggio non si può: a ridosso di un esame universitario, alla vigilia di un importante riunione di lavoro o quando il bagno più vicino si trova a 20km di distanza.
La componente psicologica è importante, così come lo è quella alimentare.
In questo post voglio far luce sugli alimenti che possono amplificare i sintomi del colon irritabile.
Per affrontare al meglio la condizione è utile conoscere anche cosa sono i FODMAP e il microbiota. Qui di seguito ti linko due articoli su di essi:
Buona lettura!
Cibi molto grassi
All’interno di questa categoria inserisco alcuni cibi ricchi di grassi come: formaggi stagionati, salsicce, insaccati, alcune salse (maionese, senape e ketchup), dolci, ecc.
Attenzione anche agli alimenti fritti per due motivi.
Il primo riguarda la modalità di cottura, per definizione gli alimenti fritti vengono cotti nel grasso.
L’altro motivo ha a che fare con le trasformazioni chimiche che l’olio di frittura subisce dopo il contatto con le alte temperature. Tale condizione degrada il grasso di cottura, contribuendo ad aumentare l’infiammazione della mucosa intestinale.
Consiglio
Prediligi altri tipi di cottura, come quella in padella, al forno o al vapore e soprattutto cibi più “magri”.
Latticini
I latticini contengono lattosio.
Ah però…sei un genio Mattia.
Grazie!
Il problema è che molte delle persone con sindrome dell’intestino irritabile, sono anche intolleranti al lattosio.
Tale zucchero perciò può ulteriormente aumentare il carico infiammatorio dell’intestino, a causa della difficoltà di quest’ultimo di rompere la molecola.
Questa condizione può inoltre provocare l’innesco di enormi bombe flatulenti per gli sfortunati che soggiornano accanto a noi.
Consiglio
A prescindere dall’intolleranza, suggerisco di evitare alimenti contenenti lattosio soprattutto quando la sindrome si trova nella sua fase acuta.
Inoltre, puoi consumare latte alternativo, come quello di soia e riso; altrimenti, se il tuo grado di intolleranza al lattosio non è elevato, puoi mangiare dello yogurt magro che possiede basse quantità di lattosio e pochi grassi.
Alcune persone con IBS tollerano meglio due tipologie di formaggi: la feta e il brie. Se non vuoi rinunciare al formaggio, prova questi.
Alimenti contenenti caffeina
La caffeina, si sa, è un bagliore di luce quando il chiarore del mattino ancora stenta ad uscire (poesia pura), tuttavia ha anche un altro effetto: stimola la peristalsi intestinale, talvolta anche troppo.
In pratica è quello che succede dopo l’assunzione di una tazzina di caffè, quando ti trasformi in uno sprinter olimpionico per raggiungere il bagno.
Consiglio
Oltre al caffè esistono altri cibi e bevande che contengono caffeina, tra questi cito il tè, alcune bevande energetiche e la cioccolata.
Il mio consiglio è di consumare questi alimenti con attenzione e moderazione, eliminandoli qualora la sensibilità alla molecola risulti particolarmente evidente.
Alimenti ricchi di fibre
Le fibre fanno bene, tuttavia esistono delle condizioni in cui è necessario ridurne l’assunzione, la sindrome dell’intestino irritabile è una di queste.
Nel caso avessi questo disturbo, riduci la quota di fibra che dovresti introdurre nell’organismo. Sappi che di norma è consigliabile introdurre tra i 25-30g di fibre al giorno ripartite tra solubili e insolubili.
Vuoi sapere perché ridurle?
Perché possono alterare l’alvo e infiammare ancor di più l’intestino, qualora il microbiota intestinale fosse alterato.
Vuoi sapere quanto ridurle?
Difficile stabilirlo, perché la suscettibilità ad esse è soggettiva. Alcune persone potrebbero non avere alcun problema assumendo le stesse quantità di fibre che consumano normalmente, altre al contrario potrebbero subire dei disturbi.
Quali sono gli alimenti che da questo punto di vista possono creare più fastidi?
Qui di seguito ti propongo un elenco:
- legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli, ecc.);
- alcune verdure della famiglia delle crocifere, in particolare il cavolfiore e i broccoli;
- l’aglio e la cipolla;
- frutta secca;
- i cereali integrali.
Consiglio
Privilegia cereali non integrali, ad esempio, il riso bianco o la pasta.
Non escludere ogni tipo di verdure, ma preferisci quelle al di fuori dell’elenco e, nel caso fossi nella fase acuta, riduci leggermente le quantità di vegetali.
Alcol
Inserisco l’alcol nella lista, ma in realtà non è proprio un alimento da evitare, ma da consumare responsabilmente.
Sappi che un consumo moderato di alcol può anche migliorare i sintomi del colon irritabile, per moderato intendo circa un bicchiere al giorno per l’uomo e poco di meno per la donna. Andare oltre può, al contrario, peggiorare il problema, perché:
- ha un effetto negativo sulle funzioni epatiche e digestive;
- disidrata l’organismo promuovendo la stipsi.
N.B.
Se vuoi sapere come l’alcol sbilancia l’organismo verso la disidratazione leggi: Come combattere la disidratazione.
Consiglio
Limita le quantità di alcolici e prediligi il vino ad altre bevande alcoliche, evitando soprattutto cocktail ricchi di zuccheri o dolcificanti.
Vuoi sapere perché?
Leggi il prossimo paragrafo.
Alimenti o bibite con dolcificanti (sugar-free)
Quali sono questi alimenti?
Caramelle, gomme da masticare, alcuni tipi di bevande gassate e non.
Gli alimenti citati possono contenere dei dolcificanti (sorbitolo, mannitolo e polipoli in generale), che in eccesso richiamano acqua nell’intestino promuovendo la diarrea e alterando il microbiota intestinale.
Vi sarà capitato di leggere sull’etichetta delle gomme: UN CONSUMO ECCESSIVO PUO’ AVERE EFFETTI LASSATIVI. Ora sapete il perché.
Consiglio
Controlla le etichette cercando di evitare gli alimenti che contengono queste componenti chimiche.
A questo punto siamo arrivati al termine del post.
Ricorda che oltre all’alimentazione esistono molti altri comportamenti che possono contribuire a sconfiggere il colon irritabile. Continua a seguirmi, in futuro potrei scrivere anche di questi aspetti.
Fammi sapere sapere nei commenti a piè di pagina se hai altro da aggiungere.
Mi raccomando, CONDIVIDI il post, questi consigli aiuteranno molte altre persone.
Ciao
Grazie, molto chiaro e utile, che ne pensa dell assunzione di caffè d orzo, con la sindrome del colon irritabile?
Ciao Vincenzo, il caffè d’orzo è una valida alternativa alla bevanda tradizionale in caso di colon irritabile, perché non contiene elementi che stimolano i sintomi del disturbo. In mancanza di allergie o intolleranza alle sue componenti è una bibita salutare. In tal caso, il mio consiglio è di non superare una tazza al giorno.