
Prima di iniziare a scrivere sull’acidità di stomaco, ho consultato diversi post sull’argomento, per evitare di riproporre il solito elenco amorfo di alimenti da mangiare o evitare.
Quindi ho deciso di spiegarti alcuni possibili rimedi relativi all’alimentazione e allo stile di vita tramite la storia di Augusto, un paziente immaginario che già si è prestato in passato alla causa di Be Harmonious.
Vedere per credere!
Augusto è un ragazzo sulla trentina in buona salute, ma con un po’ di pancetta.
Passa gran parte delle giornate in ufficio al suo computer. Esce la mattina alle 7:30 di casa, lavora fino alle 12:30 e poi ha una mezz’ora di pausa in cui mangiare, dopodiché ricomincia fino alle 17:30, quando si tuffa nel traffico.
Se gli va bene, impiega 45 minuti a tornare a casa e una volta tornato, mangia le prime cose che gli capitano a tiro: una merendina, un pezzetto di cioccolata, un biscotto, ecc.
La tiritera prosegue fino a cena, che avviene insieme alla sua compagna alle 21:30 e termina 40 minuti più tardi. Verso le 10:30 finalmente arriva il momento del divano: si sdraia, guarda qualcosa in TV e poi va a letto.
Come faccio a sapere tutte queste cose su Augusto e perché è venuto da me?
È ovvio! L’ho inventato io ed è venuto da me perché da un qualche tempo soffre di acidità di stomaco. Prima di andare dal medico vorrebbe provare a riorganizzare il suo stile di vita per vedere se risolve la situazione.
L’acidità di stomaco è un segnale
Gli amici vanno aiutati, quindi partiamo subito a chiacchierare.
Domando ad Augusto come si svolge la sua giornata tipo e lui mi racconta quanto scritto nel paragrafo precedente.
Gli faccio presente il fatto che l’acidità di stomaco è un sintomo dipendente da differenti possibili cause:
- abitudini dietetiche scorrette;
- stress;
- abuso di alcol;
- uso scorretto di farmaci;
- fumo di sigaretta.

Ho citato i motivi maggiormente diffusi, talvolta però si scatena in concomitanza di alcune condizioni morbose come:
- infezione da Helicobacter Pylori;
- gastrite;
- ulcera gastrica duodenale;
- malattia da reflusso.
Esistono dei test medici per valutare la presenza di patologie: l’endoscopia, la pH-metria, la manometria esofagea e la videofluorografia esofagea.
Ad ogni modo, l’acidità di stomaco è un segnale e indica che qualcosa nel processo digestivo gastrico non va.
Capire cosa causa il sintomo è la strada per eradicarlo.
Le abitudini che fanno la differenza
Parto dal presupposto che il consulto del medico è sempre la prima opzione e che le mie indicazioni non intendono sostituire il suo parere, ma certamente migliorare lo stile di vita può solo essere d’aiuto ad Augusto.
Nel caso in cui le cause scatenanti facessero parte del gruppo delle “maggiormente diffuse”, il cambio di abitudini potrebbe risultare determinante.
Proseguo il mio colloquio con Augusto evidenziandogli alcuni comportamenti sbagliati, i quali fortunatamente sono tutti modificabili con un minimo di organizzazione.
Divido queste abitudini in due categorie: generali e dietetiche.

Inizio con quelle di carattere generale (le prime quattro), per proseguire con le altre.
1 Rispetta la posologia dei farmaci
In condizioni “normali” le pareti dello stomaco sono preparate a sopportare un ambiente fortemente acido, che è fondamentale per attivare degli enzimi deputati alla digestione degli alimenti.
Un esempio sono quelli appartenenti alla categoria degli antinfiammatori non steroidei (FANS). I quali, oltre a ridurre lo stato infiammatorio, inibiscono la capacità di proteggersi dello stomaco.
I FANS, come altre categorie di farmaci, devono assumersi a stomaco pieno o con protettori gastrici.
Per capire se prestare attenzione a questo effetto farmacologico, consiglio sempre la lettura del bugiardino (foglietto illustrativo) nei paragrafi dedicati alla posologia.
Nel caso in cui fossi ancora in dubbio, piuttosto che rischiare problemi allo stomaco, chiedi al tuo medico.

2 Take it easy
Mai sentito parlare di reazioni psicosomatiche?
Ormai tutti sanno che lo stress provoca risposte fisiche, tra esse può esserci anche l’acidità di stomaco.
Non starò qui a scriverti: “rilassati” o “fai le cose con calma”. Non sta a me farti la predica e le raccomandazioni generiche sono fini a se stesse. Sarò molto più preciso.
Lo stress si può manifestare sullo stomaco quando viene sovraccaricato ripetutamente. Ad esempio quando mangi in poco tempo.
Mangiare al volo implica meno tempo per masticare e chi fa gli straordinari quando non mastichi abbastanza?
Esatto!
La masticazione attiva anche i meccanismi di produzione della saliva, importanti per la prima fase della digestione.
È vero, rispetto al lavoro dello stomaco sono ben poca cosa, ma un aiuto, anche se piccolo, nel lungo periodo fa la differenza e allora dai una mano al tuo stomaco.
Prenditi del tempo e gusta il tuo pranzo in buona compagnia, sono sicuro che tornerai a lavorare con più energia.
3 Nel mangiare e nel vestire non infrangere le regole
Oh mamma adesso pure un proverbio cinese che non c’entra niente.
Non esattamente Augusto.

La tipologia di abiti è importante per chi soffre di acidità di stomaco. In fin dei conti, un abito poco comodo e stretto in vita rappresenta un handicap per chi soffre di acidità di stomaco o di bruciori all’esofago.
I pantaloni e le magliette non devono strozzare la vita. A volte, soprattutto in prossimità del pranzo, quando sei seduto, è utile sbottonare il primo bottone.
Il galateo non sarà d’accordo, però non credo a tavola se ne accorga nessuno e pure se fosse, a me non sembra poi così grave.
4 La gravità aiuta
Hai mai mangiato a testa in giù?
Neanche io ci ho mai provato, però sappi che è possibile. Per carità è scomodo, ma comunque possibile, altrimenti come farebbero a mangiare gli astronauti in assenza di gravità?
L’esofago produce dei movimenti peristaltici, che permettono lo spostamento del cibo dalla bocca fino allo stomaco e ciò avviene anche a testa in giù.
Nonostante ciò, la gravità rimane una grande alleata della digestione, in particolare per l’esofago e per lo stomaco. Il primo perché non deve faticare per portare il cibo allo stomaco, il secondo perché trattiene e tratta il cibo con maggiore facilità.
Consiglio di mangiare seduto o in piedi, comunque con il busto in posizione eretta, così da rendere la gravità una tua alleata. Il discorso andrebbe applicato anche per le ore successive al pasto.
Possono bastare un paio d’ore di distacco dalla cena, che diventano di più se il pasto è stato abbondante.

5 Alcune cotture sono meglio di altre
Esistono dei periodi in cui l’acidità di stomaco si fa sentire maggiormente, in tal caso è utile prediligere cotture che rendono gli alimenti più digeribili.
Mi riferisco alla bollitura e meglio ancora alla cottura al vapore.
La prima rende gli alimenti morbidi e digeribili, mentre la seconda ha anche altri vantaggi: preserva maggiormente i sapori e le sostanze nutritive presenti negli alimenti.
La prima è ottima per cereali e legumi, mentre la seconda (non utilizzabile per i cereali) si presta benissimo a verdura, carne e pesce.
Se vuoi saperne di più sulle cotture, leggi il post: “Metodi di cottura: pro e contro delle metodologie principali”.
Non hai mai provato la cottura al vapore?
Esistono molte vaporiere in commercio e ormai è diventato un prodotto economico. Qui di seguito puoi trovare ottimi prodotti reperibili online.
6 Cibi ok per l’acidità di stomaco
È il momento dei cibi e dei comportamenti alimentari consigliati.
I cereali (o derivati) sono perfetti per l’acidità di stomaco, soprattutto se integrali e assunti nelle quantità adeguate. Ottimi rappresentanti della categoria sono: pasta, riso, farro, avena, cous cous, ecc.
L’olio d’oliva è il condimento migliore, ma consiglio di utilizzarlo a crudo, perché meno irritante per le mucose, più facile da digerire e indiscutibilmente più buono.
Le verdure cotte sono particolarmente indicate per attenuare i fastidi allo stomaco, soprattutto: finocchio, carota, zucchina e cavolo. Questo non vuol dire evitare tutte le altre verdure, il loro consumo deve rimanere vario.
La carne va bene, ma prediligere tagli magri. Il pollo, il tacchino e il coniglio sono ottime opzioni.
Per quanto riguarda il pesce, consiglio in particolare molluschi e pesce azzurro, perché hanno un basso contenuto di grassi e sono ricchi di omega 3.
Alcuni formaggi sono maggiormente adatti, ad esempio: mozzarella, ricotta, crescenza, fiocchi di latte e la robiola.
Le tisane vanno bene, l’importante è non abusarne e assumerle senza o con poco zucchero, ecco la mia top selection: finocchio, malva, liquirizia e camomilla.

Ora tocca agli alimenti da limitare o evitare nelle fasi acute e durante la ripresa.
7 Cibi no per l’acidità di stomaco
Inizio subito con gli alimenti di tipo industriale e junk food. Non c’era neppure bisogno di dirlo, eppure quanti ne mangiamo! I motivi sono riassumibili in:
- troppo sale;
- tanti ingredienti;
- molti grassi.
Essi rappresentano un complesso rompicapo per lo stomaco.
Continuo con:
- brodi di carne, estratti per brodo, estratti di carne e minestre già pronte;
- alimenti fritti, in quanto peggiorano l’infiammazione della mucosa gastrica;
- insaccati come mortadella, salame, salsiccia, pancetta, coppa, cotechino, zampone, etc.;
- tonno in scatola, pesce in salamoia o affumicato e piatti pronti;
- carni molto cotte come stracotti, gulasch e bolliti di carne;
- grasso visibile di carni e affettati;
- alcuni condimenti, come: salse con panna, sughi cotti con abbondanti quantità di olio, margarine, burro, strutto e altri alimenti ricchi di grassi.
Ovviamente l’alcol è da bannare (almeno finché la situazione non migliora), perché danneggia la mucosa gastrica.
Bonus tips
Le strategie per affrontare e superare l’acidità di stomaco sono molteplici. Alcune coincidono con metodi di dimagrimento, come la dieta del digiuno serale (clicca qui per leggere l’articolo), altre riguardano l’esclusione di interi gruppi di alimenti (a volte un po’ troppi).

La cosa fondamentale, come ho scritto in precedenza, è capire perché si presenta l’acidità di stomaco e agire modificando le cause del problema.
Nella maggior parte dei casi basta modificare le proprie abitudini, nel caso in cui non bastasse, il medico sarà fondamentale per indagare sul caso specifico.
Quindi Augusto, c’è qualcosa che non funziona nel tuo attuale stile di vita. Utilizza i consigli che ti ho dato e applicali con costanza. Non puoi pretendere che le cose migliorino se non sei disposto a cambiare.
In conclusione, sia per te che per Augusto, le regole di base per alimentarsi quando si soffre di acidità di stomaco restano le stesse: varietà ed equilibrio. Segui un’alimentazione varia, non esagerando nelle quantità e il corpo risponderà al meglio.
Dubbi o domande?
Scrivimi nei commenti.
Ciao
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